Il controllo degli Esplodenti in Italia

La verità, tutta la verità, nient'altro che la verità.


Le vicende di cronaca, che tristemente (purtroppo) coronano le nostre giornate, fanno ben percepire come il tema “Sicurezza” sia sempre più attuale e di necessario approfondimento.

Le risposte dei governi, a livello mondiale, sono sempre più repressive ed incalzanti nei confronti dei terroristi… ed ovviamente anche l'Italia non è da meno. Ma “da noi”, è reale sicurezza o fumo negli occhi?

Il 19 aprile 2015, ad esempio, sul quotidiano Il Secolo XIX, un superbo articolo a firma di Isabella Villa, esprime (a mio avviso “involontariamente”) quella che è, e sarà, la realtà dei fatti nel Bel Paese. Già il titolo la dice lunga…


La riproduzione riservata dell'articolo mi impedisce di inserire parti del testo all'interno di questo post; chi volesse approfondire la lettura può raggiungere online l'articolo al seguente link: http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2015/04/19/ArcsVDBE-antiterrorismo_divieti_obblighi.shtml.


Brava Isabella Villa, veramente un buon lavoro, hai centrato in pieno l'obiettivo di queste nuove normative, cioé inguaiare chi ha armi.

Ma come? Non capisco!

Una legge antiterrorismo? Cosa c'entrano i legali possessori di armi?

Calma amico (e)lettore, intanto stringiamo il cerchio su chi sappiamo essere armato, cioé un cristallino cittadino italiano munito di regolare licenza di Pubblica Sicurezza, comunemente detta Porto d'Armi... per l'opinione pubblica già questo basta e avanza! Dimostriamo che stiamo facendo qualcosa! Poi dei terroristi illegalmente armati di cui non conosciamo dislocazione, entità, natura ed atteggiamento, beh... siam mica degli indovini... intanto qualcosa è stata fatta.
Certo, graficamente ho scelto di usare una "citazione", anche se questa risposta nessun addetto ai lavori agrippini di una tale normativa la darà mai; quelli che vado ad enunciare sono i fatti, e non sono in discussione!

Dal 15 aprile 2015, con decreto d'urgenza (!!!), ecco cosa è cambiato:
A questo punto il decreto attuato sul territorio nazionale di cosa parla? Perché definirlo antiterrorismo? Non leggo nemmeno un piccolissimo capo che stilli una maggiore serenità ad un appartenente delle Forze dell'Ordine... poverini, se legittimamente impiegano l'arma (quindi per salvar delle vite umane) come e comunque dovranno passare mesi (anni!!!) d'inferno.

Guardie Particolari Giurate? Peggio che andar di notte... quelle se si (o ci) difendono perdono il "posto di lavoro"!

Cittadini legittimamente armati? Macché... anche in questo caso se difendi la tua vita, e/o quella dei tuoi cari, come e comunque entri di diritto nel tritacarne della Giustizia Italiana. Il nostro ordinamento non lo scrive a chiare lettere ma le disposizioni sono le seguenti: sei a letto, stanco, dopo una giornata di duro lavoro? Senti qualcuno dentro casa tua? Come il grande Salvatore Aranzulla (che qui saluto) ti dico io cosa fare:
  1. Prima di tutto devi prontamente chiamare le Forze dell'Ordine... fondamentale, la difesa ha dei tempi ben precisi!
  2. Cerca di risolvere a mente (il PC non vale) la radice quadrata di 3... se sei riuscito inizia a pensare di prendere l'arma.
  3. Mi raccomando, avvisa il malvivente che sei in procinto di prendere l'arma.
  4. Non fare gesti affrettati... controlla dalla finestra se gli agenti sono arrivati? Non sono arrivati? Beh, puoi anche iniziare a mettere il colpo in canna... se hai un revolver riempi le camere che ovviamente terrai sempre vuote.
  5. Non avere premura, tranquillo, i soccorsi stanno arrivando.
  6. Fai molta attenzione, l'arma è una cosa pericolosa di cui bisogna sempre aver paura!
  7. Inizia a gridare al furfante che hai un'ottima mira, sei armato ed intenzionato a difenderti... spiegagli anche però che a fine mese hai il mutuo da pagare e che domani devi per forza andare a lavoro quindi vorresti tornare a dormire.
Andato via? Bene sei fortunato, te la cavi con un controllo armi più notte al commissariato per le denunce di rito.

Non è andato via? Hai per forza sbagliato qualcosa... torna indietro dal punto 1 al punto 7 e vedi cos'hai dimenticato.

Non è andato via, tu hai sparato un colpo in aria ed il ladro (nella migliore delle ipotesi) si è spaventato, è inciampato sul tappeto e si è slogato una caviglia?
Scordati per sempre le armi... ne hai abusato... e preparati a sborsare fior di quattrini alla famiglia del poveretto che si costituisce parte civile.

Vorrei tanto che questo fosse un nonsense, purtroppo però è questa l'amara realtà che la gente onesta vive in Italia... e non mi dilungo oltre (occorrerebbero centinaia di altri post), dobbiamo ancora esaminare il punto cruciale del decreto antiterrorismo, la manovra che dal 15 aprile del 2015 fa dormire tutti più tranquilli.


Identificazione e Tracciabilità

La legge fin qui esaminata ha come fine ultimo anche l'identificazione e la tracciabilità degli esplosivi per uso civile.

Io Mario Rossi, operaio in fabbrica, del tutto digiuno della materia, ovviamente grido Hurrà (essendo stato un Bersagliere ne vado fiero!); se tu Stato mi dici che da oggi identifichi e tracci tutte le "cose pericolose" che entrano nel mio Paese io effettivamente più sicuro mi sento. Grazie!

Io purtroppo non sono Mario Rossi ma Marco Milazzo, a detta di qualcuno anche Esperto in Esplosivi, ed un po' di pulci a al provvedimento le dovrò pur fare...

Analizzando il solo "titolo" la dissonanza enorme che ravvedo è l'identificazione, a memoria ricordo di aver letto da qualche parte una cosa del genere... che sia... non mi dire... ecco, il T.U.L.P.S.... no, no, non è il T.U.L.P.S.... l'allegato A al Regolamento T.U.L.P.S., articolo 83, ne sono certo! Elenco e classificazione dei prodotti esplosivi riconosciuti.

Che anche questo sia un nonsense non v'è ombra di dubbio... ma se non scherzo un po', te che leggi e degli esplosivi non ti è mai interessato nulla, come ti rimane in testa che TUTTI gli esplosivi presenti legalmente sul territorio nazionale sono già identificati? Allora, sta manovra qui, cosa mi tira fuori dal cappello? Già dal 1940 si è iniziato ad identificare tutto ciò che potesse essere pericoloso ma necessario... la tua bella scala di marmo, se in cava non hanno usato un esplosivo, come la tiri giù?

Il citato allegato A definisce cos'è un esplosivo (come sostanza o miscela di sostanze), lo classifica e lo identifica... non c'è nulla di nuovo!
E ti dirò di più... i produttori di esplosivi sono obbligati ad immettere dei marcatori... cosa sono i marcatori? Di sicuro a te non servono! Ma sono delle particolari sostanze che, anche dopo l'esplosione, sono permanenti... porti in laboratorio i residui, guardi con gli strumenti, ed i marcatori ti dicono che esplosivo è e chi l'ha prodotto!!!

Ma di cosa parla sto decreto d'urgenza si può sapere???... non mi dire che... già, questi hanno riesumato la CLP e te la fanno passare per antiterrorismo!!! Ora ci sono! La 1272/2008, la legge europea a tutela del consumatore viene assimilata come una legge antiterrorismo da approvare con grandissima urgenza... cioé, dal 2008 al 2015 nessuno l'ha mai presa in considerazione!!!

Ah però, questa non è a riproduzione riservata, la posso inserire integralmente!
Eccola... fonte (per rispetto la citiamo sempre) www.fiocchigfl.it/media/17xznc1431417532.pdf.



Quindi non c'è nulla che riguardi qualcosa di nuovo sul tema Sicurezza... sulle scatole di inneschi, sui barattoli di polvere da ricarica (per munizioni) e sulle scatole di cartucce devono essere presenti alcune informazioni atte a ricondurre facilmente al periodo di produzione di un determinato lotto, i comuni simboli che identifichino il pericolo di esplosione, un servizio clienti h24 (a tutela del consumatore) ed una tracciabilità che semplifichi i passaggi che un determinato prodotto ha compiuto (codice alfanumerico o qr code).

A questo punto Mario Rossi, operaio in fabbrica, qualche domanda in più può anche farsela. Ma il "terrorista" cosa fa, chiama il call center per sapere se un determinato prodotto è adatto??? Il "terrorista" ha il "Porto d'Armi" ed acquista liberamente???

Mio caro Mario Rossi, don't worry, ti do io un altro spunto... la polvere da lancio (o da sparo) ha un potenziale bassissimo = NON è idonea per fare...


Ad Oklahoma City, nel 1995, non venne impiegata polvere da sparo o da lancio! Sarebbe stato stupido e costosissimo! Sai quante tonnellate ne occorrerebbero?
Risultati del genere li ottieni con miscele di elementi di facilissima reperibilità e non tracciati! Hai mai comprato del diserbante per il tuo orticello? Carburante per la tua auto? Hai presentato una licenza di Pubblica Sicurezza per l'acquisto? NO! E non mi vengano a dire che sto rivelando segreti di Stato o particolari ricette... perfino wikipedia scrive così:

https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato_di_Oklahoma_City; Non potendo permettersi grosse spese i tre decisero di utilizzare l'ANFO, una miscela casalinga di fertilizzante e nitrometano, con l'aggiunta di ... 

Il "vizio" Italiano

Con questo mio scritto non addito minimamente chi ha apposto la propria firma su tali provvedimenti, l'ottimo e abbondante in fondo l'abbiamo imparato facendo lo "struscio"... e ce lo portiamo dietro da buoni Italiani.

Perché dire "a chi comanda" le cose come stanno realmente alle volte è troppo difficile! Presidenti e Ministri hanno alle loro spalle degli staff, persone "Esperte" da noi retribuite, che suggeriscono, identificano e risolvono determinate problematiche... persone che hanno partorito, appunto con agre partus, soluzioni inutili e deleterie per un comparto economico già in bilico come quello della caccia.


Vietare è più semplice che "Educare"

Perdonatemi, a Mario Rossi, operaio in fabbrica, può andar bene... a me no.


---
Marco Milazzo
Perito Esperto in Armi, Munizioni, Balistica ed Esplosivi
Consulente Tecnico dell'Autorità Giudiziaria
www.indaginibalistiche.it
Facebook Linkedin Twitter Google+ Pinterest

Etichette: ,